#WingsurfmagBlog. Duotone Foil Wing 4.0 upper end

#WingsurfmagBlog. Duotone Foil Wing 4.0 upper end

Dopo tanta attesa, finalmente la scorsa settimana si sono materializzate le condizioni per mettere alla prova il Duotone Foil Wing 4m2 nel limite superiore di vento. Ed oltre …  

Questa volta è stato solo il più esperto di noi a cimentarsi con condizioni, appunto, piuttosto impegnative. Di seguito le sue impressioni.

Le condizioni

Per prima cosa, entro nel merito delle condizioni che sarebbero state perfette per una uscita wave con le attrezzature da Kiteboarding. Certo, le onde erano ad altezza spalla al massimo. Il vento, soffiava da Ponente di circa 19 Nodi di media con raffiche intorno a 23. Ho pensato quindi che le condizioni sarebbero state ideali per il combo Starboard Hyper Foil 6’6’’/Go Foil Iwa e Duotone Foil Wing 4m2. Dopo aver montato il Foil sulla tavola e gonfiato il Foil Wing, ho realizzato che il vento era aumentato. La media superava ormai i 22 Nodi e le raffiche erano intoeno ai 25-28. A quel punto sarebbe comunque stato per me assolutamente illogico riportare tutto il materiale al parcheggio e riattrezzarmi per una uscita con le attrezzature da Kiteboarding. Entrato in acqua, mi sono dovuto confrontare inizialmente con lo shorebreak ma riuscivo a superarlo, con mia sorpresa, abbastanza facilmente.

Launching
L’entrata in acqua

Dopo un paio di bordi, sotto raffica percepivo effettivamente il Foil Wing come di misura eccessiva ma riuscivo comunque a controllarlo, traendo vantaggio da decenni di esperienza nel Windsurfing e nel Kiteboarding. In effetti, uno degli aspetti più interessanti e divertenti del Wing Surf è quello di controllare (e percepire …) l’ala sia come una vela da Windsurf, soprattutto nelle andature di bolina e traverso, che come un kite, in quelle portanti, soprattutto lasco e gran lasco.

Le mie impressioni. Fino ad ora …

Dopo poche session con il Duotone Foil Wing 4m2, alcune, a parte l’ultima, condivise con altri miei amici di Wingsurfmag, posso dire che quest’ala mi ha impressionato molto. Come windsurfista e kiter, non sottolineerò mai abbastanza l’importanza di controllare un’ala da Wing Surf dotata di boma. Il Duotone Foil Wing è la sola attualmente in commercio che ne comporta obbligatoriamente l’uso. Ciò non significa che anche un appassionato con il mio background non possa abituarsi alle maniglie. Io stesso lo scorso anno a Maui ho provato alcuni prototipi di Wing dotati di maniglie e, a parte alcuni minuti di apprendistato, sono riuscito ad abituarmi al loro uso.

Resta però il fatto che controllare l’ala tramite un boma, oltre ad essere più intuitivo, restituisce un feeling più diretto rispetto a quello fornito dalle maniglie. Proprio la presenza “by design” del boma nel Duotone Foil Wing mi porta all’altra considerazione che, a mio avviso, è una delle “killer feature” di tale ala: la possibilità di trimmare, cioè regolare l’ala a seconda delle condizioni, naturalmente entro certi limiti.

Basta aumentare la lunghezza del boma, come ho fatto proprio nel corso dell’ultima session, per appiattire l’ala e renderla quindi meno potente. Accorciandolo avviene il contrario. Ovviamente, il boma tende ad appesantire leggermente l’ala rispetto a quelle dotate di un bladder centrale ma, per quanto mi riguarda, lo svantaggio derivante da un piccolo aggravio di peso viene più che compensato da tutti i vantaggi che il boma è in grado di assicurare. E comunque non escluderei che Duotone stia già lavorando ad una versione full carbon del boma.

Alla prossima session

Quindi, tanto per concludere questo nuovo post nel blog, non vedo l’ora di tornare in acqua con il Foil Wing. E la prossima volta non escluderei di farlo con una tavola ibrida, molto più leggera ma assai meno stabile e voluminosa dell’Hyper Foil  6’6’’, lo Starboard Hypernut Foil 6’10’’. Come dire, stabilità contro leggerezza. Stay tuned per un nuovo post su #WingsurfmagBlog.

Immagini © Wingsurfmag.it

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